E’ uscito il video-itinerario “PASSI DELLA MEMORIA”

Teatro dell’Armadillo, Biblioteca Popolare di Rho e A.N.P.I.
sono lieti di presentare

IL VIDEO SPETTACOLO “PASSI DELLA MEMORIA”

realizzato in occasione del 75° anniversario della liberazione di Mauthausen

Esce oggi 5 maggio, a 75 anni dalla liberazione di Mauthausen, il video spettacolo che ripercorre i luoghi della lotta antifascista e partigiana per il Centro storico della città di Rho. Sei tappe per raccontare, in base a studi, testi, immagini, testimonianze e documenti, vicende e scorci di una città resistente, per non dimenticare chi ha lottato a lungo per consegnarci un’Italia libera e democratica.

“Se volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione,
andate nelle montagne dove caddero i partigiani,
nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità,
andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione”

(Piero Calamandrei)

 

 

LE TAPPE

1. Stazione di Rho PIAZZA DELLA LIBERTÀ

Si arriva e si parte: chi fugge e chi non torna più – GIOVANNI PESCE: le forze partigiane organizzate e le brigate –

Da qui partirono in tanti, per sottrarsi alla dittatura e all’arruolamento nelle truppe fasciste e andare “in montagna” a raggiungere i “ribelli”, i partigiani che sulle Prealpi lombarde tenevano viva in armi la speranza di un’Italia libera e democratica. Qui arrivò da Milano Giovanni Pesce per organizzare le squadre di resistenza a Rho. Prima del ‘45 era
semplicemente chiamata Piazza Stazione. Ora porta un nome che ci ricorda che la libertà è data naturalmente, è invece un bene prezioso che va sempre costruito e difeso.

2. Via GARIBALDI – angolo Via Milano

Scioperi e movimenti di massa – IL CIRCOLO FERROVIERI: antifascismo e appoggio alla Resistenza –
Ora è un bar, al civico N. 107 di Corso Garibaldi. Prima era una piccola osteria gestita da una cooperativa che offriva servizi bar e tavola calda, utilizzati soprattutto dal personale viaggiante delle Ferrovie dello Stato. Negli anni della Resistenza è stato uno dei luoghi di organizzazione della lotta partigiana affidata a comuni cittadini che si esposero nel loro quotidiano, con coraggio rischiando la vita.

3. Via GARIBALDI – angolo Via Italia

La resistenza dei civili – ALDO PRAVETTONI e ROSINA BONIFORTI: gli eroi dei quotidiano –
Sempre in Corso Garibaldi, al civico N. 66, si può sostare in un vecchio cortile, che porta ancora oggi tracce suggestive delle tipiche case di ringhiera. Aveva qui sede la tipografia di Aldo Pravettoni, e fu un altro dei luoghi di organizzazione della lotta partigiana, affidata non solo a tanti coraggiosi con le armi in pugno, ma a molti di più, altrettanto coraggiosi benché disarmati, pronti a far da staffetta, recapito ordini, informazione e propaganda. Una rete insostituibile cui le donne, come Rosina Boniforti, hanno dato un contributo fondamentale.

4. Via dei Martiri – CASA DEL FASCIO

Il Regime e le sue vittime – RODOLFO CANEGRATI: le vittime della brutalità fascista –
L’edificio di Via Dei Martiri, ora sede della Guardia di Finanza, durante il regime fascista era la sede della Casa del Fascio. I sotterranei, adibiti a prigione per gli oppositori del Regime, hanno visto indicibili sofferenze riservate agli oppositori politici e a coloro che erano accusati di tradimento. Diversi partigiani hanno vissuto qui gli ultimi terribili istanti della loro vita. In particolare i giovani che la città di Rho ricorda come “i Martiri di Robecchetto”: Alvaro Negri, Pasquale Perfetti, Luigi Zucca, Alfonso Chiminello e Cesare Belloni erano nelle mani dei fascisti per motivi diversi, nel momento in cui a Rho ci furono disordini, e ne subirono la vendetta. Le torture cui furono sottoposti li avevano talmente straziati che gli aguzzini preferirono disfarsi di loro e dei loro cadaveri con una scarica di colpi in riva al Naviglio, a Robecchetto. Belloni sopravvisse miracolosamente. Ma il luogo evoca anche la storia del distaccamento della 106° Brigata Garibaldi – la “Venanzio Buzzi” – e del suo comandante Rodolfo Canegrati,
una delle altre numerose vittime rhodensi della Resistenza.

5. Corso Europa – COLLEGIO DEI PADRI OBLATI

L’organizzazione segreta della lotta partigiana
– Il fulcro del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) –
Il Collegio degli Oblati fu uno dei luoghi nascosti di ritrovo dei comandanti partigiani del Comitato di Liberazione Alta Italia, di cui facevano parte forze di diverso orientamento, compresi i cattolici che avevano accettato la lotta armata, mentre altri avevano scelto forme non violente di resistenza. Nella insospettabile sacrestia – occultata dietro un grande armadio – una potente radio ricetrasmittente che consentiva di tenere il contatto con le truppe alleate, intercettando le frequenze di Radio Londra, che al termine dei notiziari trasmetteva messaggi in codice destinati ai partigiani. Verso il febbraio del 1945 i partigiani del gruppo Alfredo di Dio avevano chiesto aiuti per la nostra zona.
L’operazione in codice, comunicava il messaggio “Marcello attende sempre”. Il giorno in cui il messaggio fosse stato sostituito con “E’ arrivato Marcello”, un lancio di materiale bellico, armi e munizioni sarebbe stato effettuato la notte stessa. La località prescelta per l’operazione erano i campi tra Vanzago e Arluno. Anche se la lunga attesa non vide mai un esito positivo, non per questo mancarono nei partigiani rhodensi la tenacia e la lucidità per sventare controlli e sostenere continue azioni di resistenza.

6. Via De Amicis N. 6 – BIBLIOTECA POPOLARE

L’ultima difesa degli occupanti tedeschi – LA RESA del 26 Aprile: RHO LIBERA! –
I Fascisti si sono arresi a Milano il 25 aprile del 1945, ma a Rho continuano a resistere.
La tensione in città sale e i tedeschi asserragliati nel loro Comando in via De Amicis, al civico N. 16 – l’edificio che ospitava le Scuole Elementari e ora ospita al Biblioteca Popolare -non vogliono sentir parlare di cedere. Accade però qualcosa che risolve la situazione senza ulteriore inutile spargimento di sangue: la guerra è finita!

EXTRA +1: Corso Europa angolo via Ratti:
MONUMENTO ALLA RESISTENZA
realizzato dallo sculture rhodense FRANCO FOSSA

 

Video spettacolo realizzato nell’ambito del progetto CAMPI DI VOLO – CUSTODIRE LA MEMORIA
Sostenuto da Comune di Rho con il contributo di Fondazione Comunitaria Nord Milano.

Hanno contribuito Alfonso Airaghi, Piero Airaghi, Mario Anzani, Maria Grazia Landoni, Paola Pessina e il Centro Documentazione locale di Rho.

Soggetto video, regia e montaggio di Florencia Seebacher

Voce narrante: Maria Grazia Landoni – Paola Pessina

Con: Federico Bindi – Francesca Borgo – Marco Croce – Fabio Marani – Cesare Milan – Simone Restuccia – Sarah Stasi – Flora Trentin

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